giovedì 24 novembre 2011

1st Victorian Christmas Project: Deck the Halls !!!

Buonasera mie care, eccoci alla Prima Tappa Ufficiale del Victorian Christmas Project! Innanzitutto grazie a tutte coloro che hanno aderito, siete state carinissime come sempre :-))) Poi... ho molto riflettuto in questi giorni: da dove iniziare esattamente? Beh... alla fine ho pensato che doveva essere divertente anche per me e quindi credo che andrò un po' a ruota libera. Mi seguirete? Vedremo, hhihiihih.

Iniziamo.... dall'inizio.... 


Il Natale come lo conosciamo noi oggi, ricco di buoni propositi, carità, doni per i bimbi, senso della famiglia e alberi luminosi e splendenti non è sempre stato così... In effetti noi festeggiamo il Perfetto Natale Vittoriano. Tutto ciò che amiamo di questo dolce periodo nasce attorno al 1840, anzi... nel 1843....
Era un grigio inverno in Inghilterra e un certo Charles Dickens decise di pubblicare un breve romanzo... si intitolava A Christmas Carol: un testo suggestivo, saggio, un po' polemico (per l'epoca), pieno di fantasia, buoni propositi e magia.... Fu un immediato successo. (A proposito: ma quanti Scrooge conoscete? Io ahimè moltissimi....) Quel libro divenne la pietra miliare del NOSTRO Natale. In quegli anni vennero inventati i Biglietti di Auguri (dei quali parleremo nel prossimo post o giù di lì), i Crakers... e si iniziò a pensare all'avvento come ad un periodo da dedicare ai bisognosi, alla bontà, alla generosità, alla famiglia e ai bambini. I negozi di giocattoli fiorirono (anche se solo per i bambini benestanti), e gli alberi di Natale divennero il must assoluto! Ma prima?
Prima, nel medioevo e ancor prima, il periodo del Natale era un tempo di burle e di scherzi, una sorta di carnevale, il momento giusto per esorcizzare la morte che regnava in natura con colori, cibo a volontà (almeno il 25 dicembre) e festeggiare il ritorno della luce, seguendo l'antica usanza pre cristiana che festeggiava il Solstizio d'inverno. Il Natale finì per incorporare una moltitudine di suggestive ed antiche usanze pagane. Le case venivano decorate con rami di sempreverde, di agrifoglio, di vischio... per propiziare il ritorno alla vita, alla luce, dopo i rigori della stagione invernale. Con il solstizio la luce iniziava a crescere, portando speranza: Gesù divenne l'incarnazione della Luce del Mondo, il Bambino Divino che già anticamente nasceva dalla Madre Benedetta, il Salvatore: Mabon, il Figlio della Madre.

DECK THE HALLS:
Deck the halls with boughs of holly, 
Fa la la la la, la la la la.
Tis the season to be jolly,
Fa la la la la, la la la la.
Don we now our gay apparel, 
Fa la la, la la la, la la la.
Troll the ancient Yule tide carol,
Fa la la la la, la la la la.
See the blazing Yule before us,
Fa la la la la, la la la la.
Strike the harp and join the chorus.
Fa la la la la, la la la la.
Follow me in merry measure,
Fa la la la la, la la la la.
While I tell of Yule tide treasure,
Fa la la la la, la la la la.
Fast away the old year passes, 
Fa la la la la, la la la la.
Hail the new, ye lads and lasses,
Fa la la la la, la la la la.
Sing we joyous, all together,
Fa la la la la, la la la la.
Heedless of the wind and weather,
Fa la la la la, la la la la.

TRADUZIONE:
Adornate i saloni con rami di agrifoglio. Questa è la stagione per essere allegri. Ora indossiamo i nostri abiti vivaci, cantiamo allegramente il vecchio canto natalizio. Guardate davanti a noi il ceppo di Yule che brucia vivacemente. Suonate l'arpa ed unitevi al coro. Seguitemi con ritmo allegro mentre narro del tesoro di Yule. L'anno vecchio sta quasi per finire, salute quello nuovo: voi giovinetti e fanciulle! Cantiamo allegramente noncuranti del vento e del tempo.

Le case si decoravano soprattutto con agrifoglio (maschile) ed edera (femminile) per portare equilibrio nelle casa. Non c'era ombra di carità, altruismo, babbi natale... c'era solo la voglia profonda e primaria di ritornare alla vita. Una splendida tradizione che si protrasse fino all'Epoca Vittoriana, fu quella del Ceppo di Yule. Un grande tronco veniva portato cerimoniosamente in casa alla Vigilia di Natale (anticamente al Solstizio) e posto sulle braci del focolare: avrebbe dovuto essere abbastanza grande da bruciare per tutti i Dodici Giorni di Natale, fino all'Epifania, e poi sarebbe stato conservato un pezzo di carbone da utilizzare l'anno seguente per alimentare il fuoco del nuovo ciocco. Lo 'Yule Log' era spesso adornato di nastri e sempreverdi ed era il fulcro del 'decorare' la casa.



Ebbene si, è proprio questo il punto centrale di questo primo post: DECK THE HALLS! Decorate i saloni, le case, le stanze... portate la festa tra le mura! Agghindatevi per le feste!!! La più famosa canzone di Natale è proprio Deck The Halls, da noi forse più conosciutacome FaLaLa :-) Se anticamente si decorava casa con agrifoglio ed edera, in epoca vittoriana si estese in tutto l'Impero di Sua Graziosa Maestà la Regina Vittoria, l'uso (germanico) di allestire l'Albero di Natale. Come non avere un Albero? Già la Regina Charlotte moglie di Giorgio III, nel 1790 aveva il suo Albero, ma fu solo Vittoria che l'usanza si diffuse a macchia d'olio.

Vittoria e il Principe Albert erano profondi estimatori del Natale: quando nel 1848 il giornale Illustrated London News pubblicò l'immagine della Famiglia Reale raccolta attorno all'Abete illuminato, fu posata la seconda pietra miliare del Natale come lo festeggiamo noi. All'inizio gli alberi erano piccoli, di solito appoggiati su tavolini rotondi e i doni posti sotto non erano incartati (ma ci arriveremo presto): venivano decorati con candele, coni di carta colorati ripieni di dolci, bacche rosse, bandierine, piccoli ornamenti, cestini colmi di biscotti, piccoli dolci di zucchero... All'epoca però tutto veniva messo in atto alla Vigilia di Natale, non settimane prima come invece usiamo noi.

Coloro che venivano chiamati Land-Lord (i proprietari terrieri) usavano allestire una cena di Natale per i propri fattori, cena alla quale potevano partecipare solo le persone rispettabili. Parleremo a lungo delle ricette tradizionali, ma vorrei anticiparvi la dolcissima usanza di permettere ai bambini di togliere i dolci dall'albero e portarseli a casa. E se vi state chiedendo se Babbo Natale esisteva già... beh, si... e parleremo diffusamente anche di ciò (e dei canti tradizionali e di moltissime altre cose)!

Deck the halls - LHN ©2011
Lino 'Old Salem' 30 ct by The Primitive Hare

Ora vi lascio alla vostra casa: come la decorerete? Io utilizzerò un po' di agrifoglio, un po' di edera, nastri di velluto rosso e..beh, ovviamente l'albero! E poi un sacco di ricami e decori sparsi qua e là con maniacale attenzione: allestire la casa per Natale è qualcosa di molto, molto importante: si festeggia il ritorno della Luce e la nascita del Bambino Divino :-)
Sto preparando anche diversi tutorial.... per tenerci compagnia in questo 'tempo gentile, un tempo caritatevole, l'unico tempo in cui gli uomini aprono i loro cuori serrati' (citazione da 'A Christmas Carol di Charles Dickens)

1 commento:

  1. SONO LA PRIMA??
    beneeeeeeeeeeee
    Arghy io ti adoro , che bello leggere questo post, quante cose non sapevo , e mentre leggevo, in testa ora mi risuona sto FALALA.................
    baciuzzi e attendo il seguito!

    RispondiElimina